Eccomi qua, cara indisciplinata! Direi di cominciare con un onesto, semplice, comunissimo ma non meno importante: “Ciao”.
Ciao a te che in questo momento stai leggendo, tu che, per inciampo o per scelta, ti ritrovi in questa zattera virtuale, in risonanza con ogni rotta scomposta e creativa.
A te che, come me, dopo aver girovagato nel meraviglioso Eden per anni e anni, hai scelto di farti buttare fuori disobbedendo poiché nella migliore delle ipotesi hai avuto semplicemente le ovaie gonfie di noia, nella peggiore hai capito che una certa affettata perfezione voluta dall’alto è il vero inferno. Meglio mortali in viaggio che eternamente in gabbie dorate. Come bandiera non potevo che scegliere una mela. Uno spermatozoo (o un serpente?) delinea i suoi confini. La fogliolina un bocca rovesciata, indisciplinata, controcorrente. Questo nostro frutto ci fa l’occhiolino, ci sorride, ci dice “fatti avanti, mangiami, che puoi conoscere tanto di te stessa!”. Lo spermatozoo non racchiude del tutto la mela, lascia un piccolo ingresso per comunicare con il mondo.
Bene, visto che ormai sei qui, ti accompagno a fare un giro, a provare questo abito dalle taglie variabili, dalle cuciture creative. Salpiamo!
Marzo 8, 2022
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Ecco, a me è capitato Marte, che non mi pare proprio un’oasi dove ristorarmi. Marte, dio della guerra, archetipo maschile per eccellenza. Marzia: dedicata a Marte. Beh, vorrà dire che sul mio pianeta mi toccherà lottare. E imparare a confrontarmi con la mia parte maschile, con gli uomini in genere. Dunque faccio la pendolare, come te, che sei qui a leggere di indisciplina. Tragitti quotidiani tra il mio pianeta paterno e la mia terra madre. Al centro di questo ponte intergalattico ci sono io. Forse. E come ogni avventura astrale che si rispetti, appunto le cronache, diario di bordo per una marziana un po’ extraterrestre, un po’ umana.
E tu? Che viaggio fai ogni giorno?
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Sarà che vengo da Marte e mi sento sempre un po’ forestiera, sarà che sono indisciplinata, nomade,…
Dedico questo spazio al corpo di Eva. In origine Eva non sa di essere donna. O meglio, lo sa inconsciamente. Dovrà scoprire da sola la sua natura più segreta. Segreta soprattutto a sé stessa.
Corpo in movimento, che si trasforma, sorprende, stravolge, fiorisce, frutta e muore continuamente. Corpo apparentemente estraneo, corpo che tradisce. Eva è convinta di essere nata dall’uomo. Ci hanno abituate a definire noi stesse, il nostro corpo, il nostro sentire, il nostro pensare, sempre in riferimento al maschio. Per secoli ci hanno (e ci siamo) descritte attraverso le nostre differenze dall’uomo.
Grazie ad Eva la conoscenza ha smesso di essere un frutto proibito, al di là delle conseguenze che il “padre” le ha inflitto. Eva ci ha salvate da una gabbia dorata e perfetta. Tutte siamo Eva, al di là della nostre origini culturali. La prima donna che siamo, che ognuna di noi ha dentro e che vuole essere libera di emergere. Ci confrontiamo con i cambiamenti, le mutazioni naturali, l’aspetto intimo, giù giù fino alla nostra vagina. Siamo un po’ tutte in conflitto con questo corpo. Eppure è la nostra casa. Mia madre, classe 1935, due anni fa mi ha confidato che ogni tanto ancora si organizza da sola, di nascosto, per occuparsi della sua sessualità. Ho provato un moto di orgoglio e una fitta di dolore. Orgoglio per la sua forsennata volontà di non rinunciare del tutto a sé stessa, per il suo istinto alla libertà, per il suo diritto al godimento, per la bellezza di volerne parlare con me. Dolore per la vergogna e il senso di colpa che ho percepito in lei quando mi ha confidato la sua intimità, portatrice lei stessa di un giudizio che il sistema le ha indotto. E allora provo a raccontarlo questo nostro corpo, ad appuntare un diario di questo percorso di scoperta.
Agosto 31, 2021
Una porta per l’altrove
La nostra vagina è una rosa, una conchiglia, un labirinto di sogni. Una bocca terrestre, una bocca…
Aprile 4, 2021
A Mimì e Cocò. Alle ovaie indisciplinate!
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Gennaio 18, 2021
Istruzioni al cedimento: come invecchiare sceme
Siamo travolte di consigli, blog, prodotti, dottori e guru dell'eterna giovinezza. Mi son detta: ma…
Ottobre 17, 2020
Una ferita tra le gambe
Ho le mestruazioni, mi sono macchiata e quindi? È l'unico sangue che in questo pianeta viene…
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Quegli esami orali…
Ripercorre la storia del proprio curriculum sessuale, della propria vagina. Dell'incontro con il…
Marzo 29, 2020
Il libero canto della vulva (e torte di mele a gogò)
Oggi, in questa vita di quarantena e di tremore, torno di nuovo a far parlare il corpo. In questa…
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Oggi torno al corpo. Non c’è momento nella vita di una donna in cui il corpo non dica la sua. La…
Gennaio 5, 2020
Non sapevo di essere donna
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Gennaio 4, 2020
Ma io non so pescare
Alto , bruno, atletico, 16 anni. Sono in acqua. Lui si avvicina a me. - “Quattord -Dodici” -…