GUIDA AL LEGITTIMO VAFFANCULO
Dicembre 31, 2020In IndisciplinataBy Indisciplinata

GUIDA AL LEGITTIMO VAFFANCULO – apologia del distacco

Carissime Mujeres, siamo arrivate alla conclusione di questo 2020. Direte voi: come sempre, si giunge all’ultimo giorno. Sì, ma quest’anno, più di ogni altro, acquista tanto più valore quanto più si avvicina la sua dissolvenza. E allora oggi voglio chiudere con voi questi 365 giorni di fatica, preoccupazioni, dolore, ansia, precarietà, solitudine, e, a dir il vero, crescita personale, consapevolezza, pragmatismo, con una riflessione al valore della fine, all’importanza del distacco, al coraggio dell’addio.

All’arte del LEGITTIMO VAFFANCULO.

Per questo ultimo saluto mi preme dunque augurare a tutte noi indisciplinate di alzare il dito medio e di voltare le spalle a tutto ciò che è necessario abbandonare, scaricare, mollare, lasciar andare e chi più ne ha più ne metta. La pratica di quest’arte è utile a tutt*, ma è decisamente fondamentale per noi donne e per chi è, come ahimè ancora siamo noi, sotto il torchio della discriminazione, degli stereotipi e dei ruoli imposti dalla cultura imperante.

A conclusione di questo epilogo annuale e come ouverture propiziatoria al nuovo ciclo, con immenso affetto verso ogni nostro poro spettinato, dedico e consegno a noi tutte questo appassionato vademecum stilato in tant’anni di acrobatiche evasioni, di contorsionismo tra catene, gabbie sociali, vampirismi altrui, prigioni interiori, cadute e rialzate continue. Un formulario del chi s’è visto s’è visto, un bignamino del dito medio, che aggiorno costantemente e che rileggo spesso, da tenere nella tasca interna del cuore, nel doppiofondo della mente, come bussola salvifica che suggerisca al bisogno come evitare lo spennacchiamento delle nostre ali, ci allerti ad ogni perdita di quota, per tenere sempre alto e libero il nostro volo.

Sto preparando a dire il vero, un manuale più corposo e completo sull’argomento e non vedo l’ora di condividerlo con voi qui sul blog, rigorosamente gratuito e scaricabile. Ma intanto, ecco a voi una versione da viaggio, un brevissimo prontuario.

Ebbene mie amate, buona fine, buon addio, buon ciao ciao.

 

GUIDA AL LEGITTIMO VAFFANCULO

Apologia del distacco.

 

1)  Se ti fanno sentire in colpa ogni volta che segui un tuo impulso, ogni volta che scegli a tuo piacimento, ogni volta che non rispondi alle aspettative o alle abitudini, metti il tuo smalto preferito e ALZA IL DITO MEDIO!

2) Se nonni, madre, padre, fratello, sorella, amico, amica, compagno, compagna, figlio, figlia, collega, capo, capa, pelouches, trillallero, trillallà e tutto il baraccone di intrecci relazionali, vengono sempre prima di te e dei tuoi bisogni, indossa guanti di seta, apri il ventaglio e ALZA IL DITO MEDIO!

3) Se quando sei entusiasta, allegra, motivata, arrivano come cavallette i sabotatori motivazionali, le professioniste del pessimismo, hai un antidoto impareggiabile: ALZA IL DITO MEDIO!

4) Alle affermazioni MAI e SEMPRE, propinate con la supponenza della tarma, sorridi, bevi un goccio, dedica al mondo un roboante lirico ruttino e ALZA IL DITO MEDIO!

5) se ti si ripropone come i peperoni a cena quel pensiero fisso che ti dice MA NDO VAI, MA CHE FAI, MA NON TE CONVIENE, NON CE LA POI FA, con grande pazienza e senza alcuna perplessità, bussa sulla tua fronte, chiedi se c’è qualcuno, ALZA IL DITO MEDIO e mandati a fanculo da sola.

6) Se secondo l’altrui gusto sei: troppo magra, troppo grassa, troppo bionda, troppo scura, troppo muscolosa, troppo flaccida, troppo logorroica, troppo silenziosa, troppo studiosa, troppo vanitosa, troppo seria, troppo allegra, troppo emotiva, troppo severa, troppo aggressiva, troppo fragile, troppo arrivista, troppo arrendevole, troppo formale, troppo espansiva, troppo qua, troppo là, tutto il troppo che se ponno inventà, fai una sonora scorreggia e ALZA IL DITO MEDIO.

7) Se a detta dell’altrui visione sei senza coraggio, senza ritegno, senza scrupoli, senza fede, senza valori, senza attributi, senza carisma, senza coscienza, senza talento, senza cultura, senza senno, senza cuore e tutti i senza senso che non hanno mai fine, metti da parte una buona quantità delle tue feci, fanne delle pallette da lancio libero, guanti da neve e via, tiro al bersaglio. Poi, come da tradizione, ALZA IL DITO MEDIO!

8) Se sei bellissima, unica, eccezionale, stupenda, immensa, intelligente, fantastica, se solo tu, senza te, come te nessuna, ma poi non rompere il cazzo, non posso oggi, non posso domani, sei sempre la solita, non vali una mazza, non capisci una sega, ma che te sei messa? Non mi aiuti mai, pensi solo a te, non ti posso portare da nessuna parte, vestiti meravigliosamente, prepara la cena con le tue migliori caccole, lume di candela, vino ghiacciato, scrocchia le nocche, sgranchisci i polsi, sfodera il miglior sorriso e ALZA IL DITO MEDIO. A seguire citofono, e via a divertirti con le amiche! In seguito accurata selezione all’ingresso, nessuna seconda chance, che non è mai la seconda, ma almeno la 129esima.

9) Chi lascia la strada vecchia per la nuova, è una fica, fa la prova. ALZA IL DITO MEDIO al non sai quello che trova.

10) Se la crocerossina o l’assistente sociale che è in te si consuma per curare, si dissolve nella premura, si strafoga di anime malate, immature, manipolatorie, paracule, o semplicemente costantemente fragili, prendi le forbici, sminuzza il camicie bianco, fanne piume per le tue ali e ALZA IL DITO MEDIO. Alla sera, prima di sognare l’assenza di pazienti nella tua vita, di dieci Chi se ne frega e un ho già dato.

11) Se la madre che è in te ha a che fare con esseri umani oltre i 25 anni di età e continua puntualmente a ripeterti poverino, poverina, non lo sa fare, oppure, da brava matrigna, faccio io che non capisce un cazzo, prendi la rincorsa e buttati nel fantastico mondo del lascio fare agli altri, io non ci sono. Che magari è ora di affrontare i nodi personali senza fuggire con l’alibi di dover pensare agli altri. Ergo, guardati allo specchio e ALZA IL DITO MEDIO.

12) Se non ce la fai più, se un giorno sì e uno no sei nervosa, se far sesso in due è un cartellino timbrato, se quando non c’è ritrovi te stessa, se ti fa più compagnia il cuscino del letto, se ogni momento di bellezza è quando vi distraete dal rapporto, se non sei sostenuta né riesci a sostenere, se non stimi o non sei stimata, se tanto ogni amore passa, se vuoi bene e mica è poco eh, se non puoi buttare tant’anni di percorso e di relazione, se poi come fai con la casa, con i figli, con i soldi, se non puoi proprio far questo a lei, a lui, a tutt*, apri la doccia, confessati sotto l’acqua ghiacciata, urla a squarciagola se faccio questo a me, lo faccio anche agli altri e saltellando zuppa per la casa ALZA IL DITO MEDIO.

13) Se sciorina femminismo ma gli parte l’homo gorillas ad ogni minimo cenno di tua indipendenza, di tuo successo, di tua libertà, prendi le pinzette, aspetta il sacro melodico russare, e stacca ogni suo pelo ad uno ad uno. Se disgraziatamente smette di russare e si sveglia, ALZA IL DITO MEDIO. Vale anche per amiche, amici, genitori, figl*, perché la cultura sessista e discriminatoria è talmente radicata in questa società, da essere assorbita e praticata a vari livelli, in primis anche da chi è certo/a di non esserlo, comprese noi stesse.

14) Se anche questa volta non sei venuta ma non importa, se poverino era stanco, se è nervoso, se forse sei tu che non sei capace, se devi fare qualcosa per essere più sexy, se i preliminari sono un mero ricordo del primo corteggiamento o forse solo un tuo sogno, se non riesci a coinvolgerlo mai nell’esplorazione del tuo piacere, se ti dedichi sempre a compiacere il suo, osserva la tua mano, dille grazie per tutto ciò che di meravigliosamente godibile può organizzare da sola, ALZA IL DITO MEDIO, vai le valigie e fermati solo nelle oasi in cui il piacere è reciproco.

15) Se chi lavora con te non ti considera, ti bullizza, ti sottovaluta, ti fa le scarpe, ti ricatta, ti sfrutta, se ma come faccio a ribellarmi, se non comando io non posso farci nulla, se non posso rispondere perché sennò mi metto nei guai, registra la tua voce che a tutto volume dica al risveglio: MANDARE A FANCULO È UNA PROMOZIONE. Poi, dopo il caffè, il trucco, il parrucco, ALZA IL DITO MEDIO.

16) Se, per questo e quel motivo, hai paura e da sempre non fai quella cosa che tanto ti piacerebbe tentare, se rimandi, se alambicchi, se collezioni alibi a più non posso, se trovi ad ogni virgola possibili ostacoli, chiediti se davvero lo vuoi. E se la risposta ancora è sì, bene: prendi la crema per le mani, idratale, rassodale, scalda ogni capillare, inforca una penna, un pennello, una vernice più sgargiante che puoi e scrivi sul muro della tua stanza, IL CORAGGIO È FATTO DI ERRORI. IL CORAGGIO È UN ALLENAMENTO. Poi, con le dita fluorescenti, ALZA IL DITO MEDIO.

17) Se ti dicono che accogliere l’altro, che dare, che essere generosa, che non pensare solo a te è uno dei valori della vita, la maggior parte delle volte ti stanno sabotando con la scoperta dell’acqua calda. Se hai dubbi sul tuo operato, se forse potresti davvero aver mancato in tatto o in empatia, chiama a rapporto il tuo consiglio di amministrazione interiore e vai con le tue 12 ore di analisi consecutiva. Se la conclusione ti porta a non trovare tue gravi responsabilità, ti porta ancora a chiederti cosa hai fatto di male, se non hai ancora capito dove e come sei stata egoista, puoi tranquillizzarti. Tronca ogni discussione, ogni dinamica giustificatoria e ALZA IL DITO MEDIO. Sì, anche se il dubbio ti rimane. Perché, nell’incertezza, pensare a noi stesse non è un danno, ma è un dovere verso la vita che abbiamo ricevuto.

18) Se sono i tuoi affetti più stretti a metterti in discussione, è naturale ascoltarli. A volte possono essere molto importanti i confronti e a volte possono aver sacrosanta ragione. Ma, come ultimo passaggio di questa piccola guida, come 18esimo passo che ci possa rendere maggiorenni e patentate nella pratica del vaffanculo, è necessario ricordarci che sì, proprio gli amori più vicini possono essere invidiosi, possessivi, egoisti e pur di non vederci volare alto, possono manipolare la nostra vita con sottili allusioni, battutine, previsioni disastrose, vittimismo fino alla vera e propria violenza psicologica. Perché, ahimè, è più facile essere distruttiv* verso chi vola per non sentirsi frustrat* nei propri fallimenti personali, che cercare di prendere esempio da chi spiega le ali e lavorare su se stess*. No, non può essere amore questo. Anche se sono genitori, amiche o amici, compagne o compagni.

Impossibile definire cosa sia l’amore, non ci provo, ma posso dirvi che mi immagino si avvicini a tutto ciò che gioisce del volo di ogni anima, della sua libertà, della sua identità anche se quelle ali possono significare salutarsi, andare lontano l’uno dall’altra.

Quindi, mie care spettinate, anche i nostri affetti sono pieni di bellezza e miseria, come ogni essere umano. Come più volte ho condiviso con voi in ben tre articoli ( La solitudine è conoscenza: la papessa, sulla solitudine: ouverture, la solitudine: la schiavitù del castello), la solitudine può essere una grande amica, una meravigliosa scoperta, una immensa maestra. Perciò, quando hai paura del distacco, quando vorresti ma non si fa, vai sicura, stai serena, mettiti il rossetto, ALZA IL DITO MEDIO e torna al punto uno e al punto due.

EPILOGO

Prima di salutarvi, di farvi gli auguri per una meravigliosa fine e un poderoso personalissimo vaffanculo a chi o a cosa volete, concludo questa appassionata apologia, con una specifica importante che riguarda proprio “quel paese“.

MANDARE A FARE UN CULO O IN CULO può essere anche un regalo. Sì perché in fondo, al di là di ogni grossolana, liberatoria, pornografica o meno immaginazione, il vaffanculo è un augurio.

Auguriamo al nostro interlocutore di farsi un mazzo tanto, o di andare a “fare“, ad “agire“, in culo, ossia, lontano da noi. Auguriamo di prendersi la responsabilità e o la libertà di vivere senza di noi, di dimenticarci, di non pensarci più, di non essere schiavo della dinamica relazionale, di non aggrapparsi a noi, di voltare pagina, che lo voglia o no.

Non c’è che dire, è una grande possibilità sia per il mandante, sia per il ricevente.

Perciò mie amate indisciplinate, BUON VAFFA A TUTTE! Non c’è inizio, non c’è rinascita senza un dito medio sportivo e scattante.

Se vi sembra un augurio utile e propiziatorio, non esitate a condividere questo articolo, che possa diventare un tam tam la nostra ode al vaffanculo!

Grazie sempre per la vostra presenza meravigliosa, il sostegno, il confronto. Vi aspetto per la befana! Il 6 gennaio INDISCIPLINATA compie un anno! E non è un caso che sia stata una scopa a far decollare il mio, il nostro volo.

Buona fine!